Formazione al Counseling

Formazione al Counseling e alla conduzione di Gruppo

L’essere umano per sua natura ha bisogno di stare in contatto con altre persone e quindi ha bisogno di creare aggregazione con i simili. Ciò accade anche per ragioni pratiche (esempio per lavoro, scuola).
I contesti gruppali  possono dunque essere molto vari tra di loro quali: aziende, enti, associazioni e i circoli, cooperative di lavoro o di altro tipo, gruppi sportivi, religiosi, culturali, ecc.
All’interno di questi gruppi le persone portano il loro bagaglio sia in termini di “risorse”, sia in termini di “difficoltà”. Per molte persone l’ingresso nei gruppi avviene in modo semplice, per altre meno e per altre ancora può essere molto difficoltoso.
Da parte dei responsabili delle varie realtà gruppali (titolari di azienda, presidenti e/o addetti all’accoglienza o altro), il saper accogliere le persone nuove che arrivano e che portano aspetti talvolta problematici o comunque complessi è fondamentale. Gli addetti all’accoglienza possono avere anche la necessità di gestire persone già parte del gruppo da tempo (quindi persone non nuove), ma che tendono a portare situazioni complesse che richiedono abilità di ascolto e una certa abilità nella loro gestione.
E’ pertanto fondamentale che l’operatore abbia una certa sensibilità verso la persona, una certa attenzione per un ascolto rispettoso e che abbia una preparazione adeguata a poter accogliere le persone nel miglio modo possibile.
Inoltre spesso nelle realtà sopra citate, si possono creare dei momenti gruppali ovvero più persone che si incontrano in un contesto più o meno formale per affrontare un argomento da discutere, per sbrigare un compito o compiere un lavoro, ecc. 
In tali contesti possono nascere conflitti, incomprensioni, squilibri con ripercussioni sulle singole persone e sul gruppo. Pertanto il conduttore del gruppo ha il compito di accompagnare il  gruppo dove il gruppo vuole andare.
Il conduttore ha necessità di conoscere come poter affrontare e gestire un gruppo e le dinamiche che nello stesso si esprimono.

E’ importante che il conduttore sappia essere un facilitare senza schierarsi con questa o quella persona o sottogruppo e che abbia un atteggiamento obbiettivo ed imparziale ma al tempo stesso empatico ed accogliente.

Dato quanto sopra premesso, si propone una formazione sia rivolta all’accoglienza ispirata al counseling e sia alla conduzione dei gruppi secondo i due schemi di seguito riportati che possono essere proposti entrambi al medesimo gruppo (in successione prima l’uno e poi l’altro), oppure singolarmente a seconda delle esigenze.

a) Corso su l’accoglienza ispirata al counseling.

  • Principi base della comunicazione. 

  • Il significato dell’aiuto nel counseling. 

  • Le tecniche e gli strumenti del counseling nel colloquio vis a vis e telefonico.

  • Le emozioni dell’operatore (prestare attenzione a quello che succede dentro di sé). 

  • Le emozioni della persona accolta; come ascoltarle, come essere presenti in modo rispettoso.

  • Le difficoltà nel “aiutare”; le situazioni di maggior criticità.

  • Il setting, i confini e il “contratto”.

2) Corso sulla gestione del gruppo.

  • Il gruppo come rappresentazione del mondo esterno (sistema società e sistema famiglia).

  • Le dinamiche (manifeste e sotterranee) che regolano il gruppo.

  • I vissuti nel gruppo e le varie posizioni ideologiche.

  • Le risorse del gruppo: l’esperienza del compagno come fonte di “apprendimento”, “identificazione”, conferma di sé per somiglianza o per differenza, ecc. 

  • I ruoli nel gruppo.

  • Il ruolo del conduttore (facilitatore) nel gruppo.

  • La tecnica nella conduzione di un gruppo.

  • Le criticità nella conduzione del gruppo.

3) Formazione per operatori in ambito socio sanitario, educativo e formativo

  • La comunicazione con l’utente e con i colleghi-collaboratori.

  • Il colloquio con l’utente ispirato al counseling rogersiano.

  • La gestione del conflitto.

  • La gestione della reazione emotiva (rabbia, dolore, ecc.) nell’utente.

  • La gestione del gruppo secondo il metodo rogersiano integrato con altri approcci.

  • L’animazione di gruppo ispirata alla metodologia attiva integrata con approcci creativi ed espressivi.

La formazione e attività di Ermanno Marogna

Ha iniziato ad occuparsi di accoglienza ed ascolto a metà degli anni 90 in un circolo di Verona. Ha seguito un primo corso di formazione per operatori di telefono amico apprendendo i rudimenti del counseling rogersiano. Appassionatosi all’approccio rogersiano, ha seguito vari corsi e percorsi di formazione e di vita: 

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