Comunicazione Inclusiva

Comunicazione Inclusiva

Fino a pochi decenni non era necessario pensare ad una comunicazione inclusiva.
Ogni persona era ritenuta in modo automatico eterosessuale (l’omosessualità e la bisessualità come ogni altro orientamento sessuale, non erano considerate) e cisgender, cioè allineata con l’identità di genere attribuita alla nascita (la dimensione transgender e non-binaria non erano considerate).
Pertanto nel rivolgersi agli altri era normale dare per scontato la loro eterosessualità così come il genere maschile o femminile di appartenenza.
Negli ultimi decenni le cose sono molto cambiate: la realtà LGBTQI+ è emersa in modo considerevole per cui non è più possibile ritenere ogni persone eterosessuale e neppure cisgender poiché molte persone hanno un diverso orientamento sessuale o una diversa identità di genere.

La formazione mira a creare una sensibilità sul tema delle differenze legate a questo ambito, da accogliere e rispettare e prevede la spiegazione dei vari orientamenti sessuali, così come delle varie identità di genere e in particolare come comunicare in modo adeguato per rispettare tutti, tutte e tutt*.

La formazione e attività di Ermanno Marogna

Ha iniziato ad occuparsi di accoglienza ed ascolto a metà degli anni 90 in un circolo di Verona. Ha seguito un primo corso di formazione per operatori di telefono amico apprendendo i rudimenti del counseling rogersiano. Appassionatosi all’approccio rogersiano, ha seguito vari corsi e percorsi di formazione e di vita: 

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